Saepinum – Altilia

L’area archeologica di Saepinum – Altilia è un luogo straordinario che racchiude una città antica scomparsa per secoli e riemersa, in parte, negli anni ’50 del Novecento. In un paesaggio verde, fatto di alberi da frutto e ampi pascoli, emergono i resti del municipio romano di Saepinum e, tra essi, cascine e casali in pietra costruiti, a partire dal 1500, con il materiale proveniente dai crolli degli edifici romani in rovina. L’insediamento, sorto a cavallo del tratturo Pescasseroli–Candela nel tratto che attraversa la Valle del Tammaro in corrispondenza della montagna di Sepino, ha una lunga storia da raccontare a partire dalla sua prima fase, di epoca sannitica.

Successivamente la città, straordinariamente ricca e prospera grazie alla sua posizione centrale lungo le vie della transumanza, riceve le attenzioni dei figli adottivi dell’imperatore Augusto, Tiberio e Druso, che finanziano la costruzione di un possente circuito murario, tuttora ben conservato.

Diversi secoli di opere pubbliche, donate dai membri illustri di famiglie locali lo resero uno dei municipia romani più importanti del Sannio molisano. Le terme, il teatro, il foro, la basilica, il macellum e le case bottega sono ben conservati e svelano, all’occhio più attento, la fisionomia della città antica.

Un piccolo museo archeologico, ospitato nelle case settecentesche costruite sui resti del teatro romano, racconta la storia del territorio attraverso gli oggetti provenienti dalla città stessa e dal suo santuario extraurbano in località S. Pietro dei Cantoni.

Share the Post:

Related Posts

Pietrabbondante

Sorge ai piedi del monte Saraceno il sito archeologico di Pietrabbondante, una delle più importanti testimonianze legate alla popolazione sannitica.

Read More