Termoli: le curiosità da sapere

Inauguriamo la rubrica sulle curiosità da sapere sui luoghi del Molise. Iniziamo da Termoli e a raccontarcele sarà Alessia Mendozzi.

1. La città del vento. Del perché sia inutile usare l’ombrello a Termoli quando piove
Mi è capitato diverse volte di essere in un’altra città e uscire di casa senza ombrello nonostante le nubi minacciose in cielo. E ogni volta mi sono sentita dire “ma tu esci così? senza ombrello?”. E che ci devo fare, pensavo, dimenticandomi di non essere a Termoli. Perché qui quando piove tentare di ripararsi con un ombrello è quanto di più inutile e snervante ci sia. Ci provi magari, ne compri uno resistente, ma se il vento si affaccia, ti prende a schiaffi e riduce quell’oggetto a brandelli. Non mancano scenette di persone che tentano di domare un ombrello come nemmeno i tori nell’arena. Fatica sprecata. Non per niente, Termoli è detta ‘la città del vento’.

2. A Rejecelle e l’eterna lotta con il comune di Ripatransone
A Rejecelle è una minuscola stradina situata nel borgo antico di Termoli, considerata – a seconda di chi sale in cattedra o di questa o quella fonte – il vicolo più stretto d’Italia o d’Europa. Questo fino a quando non giunse alle cronache la stessa rivendicazione da parte di un comune marchigiano, Ripatransone, nella provincia di Ascoli Piceno. E qui, apriti cielo! Articoli su articoli su misurazioni e su chi abbia ragione. Fatto sta che a Termoli a Rejecelle è una tappa obbligata per chiunque visiti la nostra città.

3. L’ora dell’Europa Centrale
Sapevate che a Termoli si incrociano il 42° parallelo Nord e il 15° meridiano Est? Perché la cosa dovrebbe suscitare interesse? Perché questo meridiano è quello del fuso orario dell’Europa centro-occidentale. In pratica, l’orario ve lo diamo noi. La città, per celebrare questa caratteristica geografica, ha eretto nell’ottobre del 2013 un monumento che si intitola “Il sogno” e si trova sul lungomare sud.

4. Mondo pistola! Benito Jacovitti nacque a Termoli
Forse non tutti sanno che il celebre fumettista italiano Benito Jacovitti nacque a Termoli il 9 marzo del 1923. A lui la città ha dedicato una targa affissa sulla sua casa natale, il Liceo Artistico, una gelateria e proprio recentemente, nell’agosto 2018, una statua sul Corso Nazionale che lo ritrae con l’inseparabile sigaro in bocca mentre è intento a disegnare uno dei suoi più celebri personaggi: Cocco Bill.

5. U’ bredette, molto più di una zuppa di pesce
Oltre la ricetta tipica, oltre la tradizione, il brodetto alla termolese è una vera e propria istituzione culinaria. Nato come piatto povero dei pescatori, è composto da una serie di pesci di piccole dimensioni che facevano parte del pescato non venduto. Ogni ingrediente conferisce alla pietanza quel sapore che lo ha reso celebre anche fuori regione. Se visitate Termoli non potete rinunciare a questa gustosa specialità.

6. La processione a mare in onore di San Basso
Il santo patrono della città di Termoli è San Basso. La devozione verso il santo è molto sentita. Il 3 agosto c’è la tradizionale processione a mare a bordo dei pescherecci. Appuntamento irrinunciabile. Per l’occasione si stampano anche magliette a tema perché San Basso è un santo “giovane”, nel senso che sono tantissimi i giovani presenti. Questo momento non si spiega, non si può. Va vissuto. Bisogna esserci per capire pienamente cosa sia, cosa significhi. Il 4 agosto, dopo la messa e la processione per le vie del centro, ci sono i tradizionali fuochi d’artificio sul mare.

7. Tutti i treni fermano a Termoli e Termoli deve il suo sviluppo alla FIAT
La fortuna di Termoli è quella di trovarsi lungo la linea adriatica. Questo permette alla città di avere ottimi collegamenti ferroviari. Tutti i treni fermano a Termoli, Frecciarossa compreso. Fattore importante considerando il fatto che i collegamenti sono la prima cosa che permette lo sviluppo di una località. Sviluppo che ha avuto un’impennata negli anni 70 quando a Termoli apparve la FIAT, oggi FCA. Il legame tra la città e la fabbrica di automobili è indissolubile: ognuno qui ha almeno un parente, un conoscente, un amico che lavora lì.

8. Il Paese Vecchio, come i termolesi chiamano il borgo antico
Il vero termolese è innamorato del Paese Vecchio. La magia dei suoi scorci, del Castello che svetta impettito sopra il mare, della cattedrale in stile romanico, delle antiche case dei pescatori, dei vicoletti, dei locali e del muraglione da cui affacciarsi per vedere la spiaggia o il porto, riempiono il cuore ogni volta. Storia, cultura, identità, colori, odori. Il Paese Vecchio è una poesia senza tempo.

9. Sant’Antonio e Rio Vivo
Termoli ha due spiagge: Sant’Antonio (lungomare Nord) e Rio Vivo (lungomare Sud). Se la prima vi regala la vista del Paese Vecchio, l’altra sorge dopo il porto turistico e vi permetterà di fare sport acquatici: vela e sup su tutti. Del resto, qui il vento non manca e presso il Circolo della Vela potete prendere lezioni e divertirvi in acqua.

10. Imbarco Isole Tremiti
Termoli è il posto più vicino per raggiungere le Isole Tremiti. Sì, le isole sono pugliesi, ma i termolesi sono comunque affezionati a queste incantevoli meraviglie dell’Adriatico. Ci si può imbarcare e fare un’escursione in giornata. Se non le avete mai visitate, non resterete delusi. Le Tremiti sono un incanto. Luogo amatissimo anche da Lucio Dalla che spesso si vedeva in città, prima di raggiungere uno dei suoi luoghi dell’anima. Le Tremiti, appunto.

11. Le vocali nel dialetto termolese sono opzionali
E per concludere, non può mancare una menzione al dialetto locale. Il termolese ha una caratteristica su tutte: le vocali sono opzionali. Per meglio dire, ci sono, ma in pratica difficilmente si pronunciano. Il suono del dialetto è secco, aspro, a tratti duro, spesso incomprensibile a orecchio estraneo, ma molto particolare. Un giro in città nei luoghi più veraci come il porto vi permetterà di fare un viaggio nel dialetto locale.

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