Poetry Slam: la prima volta del Molise

Una gara in cui i poeti leggono ad alta voce i propri testi e vengono giudicati da una giuria estratta a sorte dal pubblico presente. Questo, in sintesi, è il poetry slam, termine a cui si associa la poesia orale. A introdurlo in Italia è stato Lello Voce nel 2001, mentre in Molise approderà il prossimo 14 ottobre a Termoli, presso la Libreria Fahrenheit in via Cina, grazie al Collettivo Poetry Slam Abruzzo. A spiegarci meglio l’evento sarà Dimitri Ruggeri del collettivo abruzzese.

Quando nasce il Collettivo Poetry Slam Abruzzo? 
A Pescara nel 2013. Al gruppo si sono man mano aggiunti nel corso degli anni giovani poeti e performer che si prodigano volontaristicamente nella diffusione della poesia orale e performativa attraverso l’organizzazione di workshop nelle scuole e università, conferenze spettacolo, presentazione di libri a tema e ovviamente di poetry slam. Il format è molto semplice e divertente. Personalmente ho avuto la fortuna di introdurlo per primo in Abruzzo nel 2010. La nostra rete regionale, una delle più attive in Italia, è capillare perché copre tutto l’Abruzzo con un presidio molto forte sul pescarese cui si sono aggiunti L’Aquila, Chieti e Avezzano, garantendo in questo modo una buona periodicità degli eventi. Nel corso degli anni più di novanta persone di ogni età, provenienti da tutta Italia, hanno partecipato almeno una volta alle nostre gare.

Come siete arrivati a organizzarlo in Molise? 
È stato merito della molisana Francesca Fiori che, dopo aver scoperto l’esistenza del poetry slam grazie al collettivo, è diventata una partecipante assidua e si è interessata a reperire una location disponibile per proporne uno. Successivamente ha dato fiducia a me per l’organizzazione e la conduzione come Maestro di Cerimonia. La ringrazio per la fiducia.

Ci spieghi meglio lo svolgimento dell’evento e come è possibile parteciparvi? 
L’iscrizione è gratuita e aperta a tutti ma i partecipanti, come da regolamento pubblico già bandito, sono tenuti a inviare i testi che intendono proporre poiché come organizzatore devo scegliere per garantire una varietà di generi e di stili. Non sempre ci si riesce; tuttavia, per questo slam, ci sono addirittura poeti in lista d’attesa per soprannumero di iscrizioni. Per il resto si può capire un poetry slam partecipando. Si perché nello slam partecipa il pubblico, partecipa la comunità e il divertimento travolgente che si va a instaurare con l’etere. Concludo con una citazione rafforzativa che ci può invogliare: “dicere dicendo scribendo scribere […]”.

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