Ho conosciuto Moli.se e sono approdata su questo sito grazie a un blog tour, il primo che si è svolto in Molise. Ma cos’è un blog tour e come è nato il tutto? Si tratta di una formula particolare di “giro turistico”, organizzato principalmente per i travel blogger. Il viaggio viene raccontato sui social media, attraverso i live twitting, Instagram e i resoconti sui rispettivi blog, il tutto con un hashtag di riferimento.
Più di due mesi fa ho ricevuto l’invito a partecipare al primo blog tour in questa terra. A propormi quest’esperienza è stata Valentina Cappio, travel blogger di “The Family Company”, che ho avuto il piacere di conoscere grazie a un master che abbiamo seguito insieme. La prima cosa che mi ha colpita di questa iniziativa è stata la scelta dell’hashtag: #laregionechenonesiste. Potevo girare la mia terra raccontandola con ironia: non chiedevo di meglio.
Così, in un assolato pomeriggio di un venerdì di metà settembre ha avuto inizio il nostro giro, partendo da Termoli. Lì ho conosciuto gli ideatori di questa iniziativa: Bertrando Di Renzo e Giuseppe e Nicola Di Lalla. Devo ammettere che è stato bizzarro girovagare per le vie di posti che non solo conosco ma che mi sono a dir poco familiari, nell’insolita veste di turista. Non c’è lo sguardo disincantato di chi è nuovo della zona, c’è la visione di chi quei luoghi li associa al suo vissuto emotivo.
Posso dire che la cosa più difficile che ho dovuto fare è stata proprio quella di vivere l’esperienza in un equilibrio tra l’emotività dei ricordi e la curiosità di una bambina che vede le cose per la prima volta senza pregiudizi.
Sono stata l’unica a non stupirsi quando d’improvviso si è alzato il vento forte a Termoli, sono tornata bambina ripensando alle gite con la famiglia al santuario della Madonna di Canneto, ho ritrovato la familiarità con l’aria pungente di alta montagna quando abbiamo visitato l’area archeologica di Pietrabbondante, ho vissuto la piacevolezza della convivialità durante il lungo e saporito pranzo ad Agnone, scoperto un museo che non conoscevo a Rocchetta a Volturno, perso lo sguardo nella visuale del lago di Castel San Vincenzo, sorriso per l’ospitalità semplice e squisita della gente di Castel del Giudice, rivissuto la storia ancora viva negli scavi dell’antica Saepinum.
Il blog tour è stata un’esperienza emotiva più di ogni altra cosa, un viaggio particolare attraverso la mia terra, vissuto con il sorriso per aver sentito accanto una persona che questa terra l’ha amata così tanto da decidere di lasciare la sicurezza della patria straniera che l’aveva adottato per rischiare tutto tornandoci a vivere, tanta era la nostalgia per questi luoghi. E a quella persona speciale, che oggi non c’è più, dedico queste parole e la commozione che vivo mentre scrivo per ricordarlo. Questo post è per te, papà.