L’eccellenza che non ti aspetti: il tartufo molisano

Se si parla di tartufo in Italia, quali sono i luoghi che vi vengono in mente? Sono quasi certa che molti di voi avranno associato la parola principalmente al Piemonte, all’Umbria o alla Toscana. Infatti, non è proprio cosa nota che il Molise sia uno dei maggiori produttori a livello nazionale.

Si stima che da questa piccola regione provenga circa il 40% della produzione nazionale del pregiato tartufo bianco. Ma non solo. Anche il tartufo nero non manca. È la provincia di Isernia a farla da padrone – principalmente con i comuni di San Pietro Avellana, Carovilli e Capracotta -, seguita da Castelmauro e Bojano per quanto riguarda la provincia di Campobasso.

Il tartufo è un’istituzione in Molise, ma in un certo senso ce la teniamo “stretta” perché non lo pubblicizziamo più di tanto. Eppure non mancano le associazioni per la tutela e la ricerca del tartufo molisano, le sagre e persino una mostra mercato che si tiene a San Pietro Avellana i primi di novembre.

E a proposito di San Pietro Avellana, c’è un’iniziativa molto bella che coinvolge questo paese. Sto parlando del “Treno del tartufo bianco”, organizzato dell’associazione Le Rotaie Molise, dal consorzio dei comuni Assomab Alto Molise e dalla Fondazione Ferrovie dello Stato. Si tratta di un’iniziativa che unisce il viaggio fatto su un treno con carrozze d’epoca sulla cosiddetta Transiberiana d’Italia – la tratta Sulmona-Carpinone – alla scoperta e degustazione proprio del tartufo.

Personalmente sono innamorata del sapore intenso di questo prodotto e apprezzo tantissimo anche la fusione di questa specialità con i prodotti caseari. Vi confesso che ogni volta che sono in zona altomolisana, faccio volentieri una visita a Carovilli per acquistare proprio queste specialità che lì abbondano notevolmente.

Il tartufo è un prodotto particolare, ma speciale. Bisogna cercarlo, con pazienza e dedizione, per riuscire a trovarlo. Credo che questa meraviglia della natura possa essere tranquillamente il simbolo del Molise. Un luogo nascosto, sconosciuto, che sfugge allo sguardo frettoloso ma che, una volta scoperto, difficilmente si dimentica. Esattamente come il sapore del tartufo molisano.

Condividi questo articolo:

Altri articoli